Un luogo imprecisato nei Balcani.
Un uomo nella penombra della sua camera si avvicina al fornello da campo…
Una silloge di racconti a cui tengo molto, L’Uomo di Selo e altre solitudini balcaniche contiene il racconto che da il nome alla raccolta con cui ho vinto il Premio Affabula. Sono ambientati nei Balcani, luoghi poco conosciuti ma affascinanti e la solitudine qui si intende come momento di crescita e di riflessione.
Alcune volte i racconti nascono in modo incredibile, improvviso… L’Uomo di Selo ad esempio è nato così… ero fermo per una pausa durante un viaggio in macchina verso Belgrado… di fronte c’era la Drina il grande fiume che separa la Serbia dalla Bosnia… e davanti a me c’era un’ansa del fiume con una piccola baracca di legno… la fantasia ha iniziato a galoppare ed è nato il racconto…
Partecipare al COEX è stata un’esperienza bellissima… in un’ora ho potuto grazie agli interventi di Paola, Nela e Romina raccontare alcune delle storie di vita che ho avuto modo di incrociare nel mio viaggio balcanico… Vi consiglio di ascoltare la lettura di Nela… un estratto di uno dei racconti più belli del premio nobel jugoslavo Ivo Andric…
Aspettando l’Alba a Banja Luka non è soltanto una storia d’amore sospesa tra guerra e pace… tra violenza e tenerezza è anche uno spin-off dell’Isola di Brumalia… una storia in cui alcuni dei misteri legati ad uno personaggi chiave si rivelano e creano le basi per quello che sarà il capitolo finale della saga dei Riparatori…
La copertina del libro prende ispirazione dal quadro Happy Brothers dell’artista serbo Uroš Predić (1887).