Dalla capitale bosniaca per tortuosi cammini sono arrivato fino a Srebrenica che ancora adesso considero il luogo in cui per la prima volta, nella sua incapacità di comprendere cosa stesse succedendo a Srebrenica e intorno alla città, la Comunità internazionale ha dimostrato la sua inettitudine e in molti casi la sua cattiva coscienza.
Ho incontrato Dževa in una fredda giornata di Novembre a Sarajevo. Eravamo amici su Facebook e mi ero interessato al suo legame con Srebrenica. Quando ho letto che aveva scritto un libro sulla sua storia di vita ho pensato che fosse bello incontrarsi di persona. E così è stato, nel pieno centro di Sarajevo, Dževa mi ha raccontato la sua storia e mi ha regalato il suo bel libro. Da allora il progetto di tradurlo in italiano c’è sempre e chissà che questo 2021 non sia l’anno giusto.
Dževa è riuscita a trasformare l’odio in resilienza e in un sorriso seppure amaro.
Buona lettura!
Dževa, una ragazza con un sorriso solare, è una delle “bambine di Srebrenica”, una delle sopravvissute ai fatti che hanno colpito la cittadina della Bosnia orientale. Dževa aveva quasi 6 anni…
Leggi l’intero articolo qui.